Francescantonio De Monaco

 

notaio

 

Francescantonio de Monaco (o di Monaco) è senza dubbio uno dei maggiori personaggi vissuti in San Prisco e appartiene ad una delle famiglie borghesi più rappresentative.

 

Nacque in San Prisco nel mese di maggio del 1710 dal notaio Nicola de Monaco e Faustina Riccardo ed fu battezzato nella chiesa arcipretale di San Prisco il 25 maggio del medesimo anno dal rettore curato don Antonio Iannucci; il padrino fu Paolo de Caprio, la madrina Angela Baja e l’ostetrica Vincenza Gentile di San Prisco.

Nel 1754 egli aveva 44 anni e viveva con la moglie Marzia Messore di 35 anni, il figlio Nicola Maria di 3 anni, la figlia Giustina Maria di 5 anni e il fratello reverendo don Giuseppe di Monaco nella sua casa in San Prisco  e non doveva corrispondere alcuna tassa d’Industria poiché era “regio Notaro”.

Il de Monaco possedeva: un’altra casa nello stesso casale, affittata per 6 ducati l’anno; 2 moggia e 20 passi di seminatorio, ed arbustato nel luogo detto ad Orta; 2 moggia di seminatorio, e raro arbustato, dotali di sua moglie all’Orto dell’Abbate, seu Giarruso in Marcianise. Egli percepiva anche diverse annualità: 24 ducati dagli eredi del quondam Pompeo Sanzò di Capua per un prestito di 400 ducati; 2 ducati da Catarina d’Angelo di San Prisco per un prestito di ducati 25 e 3 ducati dal suocero dottor fisico Giovan Antonio Messore a compimento delle doti di sua figlia (ovvero moglie del di Monaco), per un totale da pagare di 50 ducati.

Francescantonio era notaio e cancelliere dell’Università di Santo Prisco e nella sua vasta attività notarile abbiamo una fonte privilegiata della storia di San Prisco.

Nel settembre del 1747 sua zia suor Agnese di Monaco gli donò la sua casa con giardino, riservandosi però l’usufrutto di tali beni fino alla sua morte. L’atto di donazione fu rogato dal notaio Giuseppe Palmiero; la casa d’abitazione, situata nella vinella de’ Massari, era formata da cinque stanze inferiori e una superiore con scala di fabbrica, con cortile, giardino murato e fruttato, pozzo, lavatojo, forno, cloaca e altre comodità. Alla morte di suor Agnese, avvenuta il 31 ottobre del 1766, dopo pochissimi giorni (il 3 novembre) il de Monaco si presentò presso la Regia Corte di Capua per reclamare i suoi diritti sulla suddetta casa e ne entrò in possesso.

La figlia Giustina Maria sposò il dottor Angelo Giannotti del quondam Elpidio, appartenente ad una delle maggiori famiglie di Casapulla. I “capitoli matrimoniali” furono stipulati nel marzo del 1769 in San Prisco davanti al notaio Raffaele Orsi di Casapulla. Il notaio de Monaco si impegnò a corrispondere al Giannotti una dote di 1000 ducati.

Anche il figlio Nicola Maria divenne notaio e in seguito occupò per molti anni le cariche di decurione, eletto e anche di sindaco di San Prisco.

Francescantonio cessò di vivere il 18 giugno 1774.

Nel 1775 Nicola Maria sposò Orsola Pascale di Santa Maria Maggiore, ricevendo complessivamente una dote di 3220 ducati, nella quale erano compresi 2 territori (uno in Santa Maria Maggiore e un altro in San Tammaro), 2000 ducati in moneta e la restante parte in oro lavorato e gioielli.

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