Michele Monaco

storico

 

 

Importante storico della chiesa capuana, ritenuto il precursore della storiografia capuana ecclesiastica e civile.

 

Nacque in San Prisco l’8 gennaio 1574 (altri studiosi segnano la nascita tra il dicembre 1574 e l’ottobre 1575) da una distinta famiglia locale. Figlio di Federico e Diana Florella; ebbe quattro sorelle e un fratello: Giulia (1575-1674), Cara Antonia (morta il 2 agosto 1623), Adriana, Pellegrina (morta nel 1643 circa) e Giovan Domenico (morto il 4 settembre 1632).

 

Dopo aver frequentato la scuola di grammatica nel vicino casale di Santa Maria Maggiore, nel 1587 entrò nel Seminario arcivescovile di Capua per studiare. Nel 1592, a 18 anni, per il completamento della sua formazione teologica ed umanistica fu inviato, a spese del cardinale Cesare Costa, a Roma presso il Collegio Romano, retto dai Gesuiti.

 

Tornato a Capua nel 1593 ottenne dal Costa la direzione del seminario arcivescovile, che guidò fino a maggio 1595.

 

Nominato rettore della chiesa di S. Andrea a Porto Fluviale, aggregata poi alla chiesa dei Ss. Rufo e Carponio. Redasse in questo periodo l’Istoria della Chiesa dei Santi Rufo e Carponio.

 

Nel 1600 il Monaco, dopo essere stato prescelto come elemosiniere segreto dell’arcivescovo, fu designato cappellano e predicatore del monastero benedettino di S. Giovanni delle Dame Monache di Capua. Nel 1604 fu nominato confessore ordinario e poi direttore spirituale del medesimo monastero e mantenne tale incarico, conferitogli dal cardinale Bellarmino, fino alla morte. Si dedicò alla riorganizzazione dell’antica biblioteca monastica e ordinò il suo archivio trascrivendo diligentemente i documenti più importanti. Utilizzando tali documenti scrisse l’Historia del sacro monastero di Santo Giovanni delle Monache di Capua.

Egli partecipò attivamente alla vita culturale che interessava la città di Capua e fu un membro dell’Accademia dei Rapiti, fondata dal suo amico Camillo Pellegrino senior. In essa il Monaco lesse una raffinata orazione in lode della città di Capua, pubblicata postuma dal nipote Silvestro Ajossa nel 1655 col titolo Oratione in lode dell’illustrissima e fedelissima città di Capua.

Fu in corrispondenza, per i suoi interessi eruditi, con gli storici di altre Chiese del Mezzogiorno, quali il Beatillo, il Caracciolo, il Chioccarelli, l’arcidiacono Vipera di Benevento, nonché con l’Ughelli.

In questi anni scrisse De pretensa Sicilie monarchia per sostenere la legittimità del privilegio giurisdizionale papale sul Regno di Napoli, come aveva fatto già il Baronio nel XI volume degli Annales nel 1605.

 

Nel periodo 1625-30 compilò due operette storiche intitolate Notizia Ecclesiarum Capuanae seu Capua sacra (le Annotazioni da documenti del Tesoro di Capua erano probabilmente parte essenziale di essa) e Degli antichi spedali di Capua.

 

Il 26 maggio del 1629 il Monaco fece il suo primo testamento presso il notaio capuano Francesco De Angelis. In esso dichiarò suoi eredi universali i nipoti, figli delle sorelle Cara e Adriana.

 

Nel 1630 vide la luce il Sanctuarium Capuanum, l’opera maggiore del Monaco presso l’editore napoletano Ottavio Beltrano. Nei successivi anni si dedicò alla revisione dell’opera; infatti nel 1637 pubblicò la Recognitio Sanctuarii Capuani presso la tipografia di Roberto Mollo di Napoli.

 

Nel 1636 l’arcivescovo Melzi gli aveva conferito l’incarico di rettore del seminario, che resse fino al 30 novembre 1643, si prodigò ad accrescere la cultura degli alunni, facendo attivare per essi dal settembre 1638 i corsi di grammatica e di umanità e destinando un lascito di 1080 ducati per il mantenimento dei docenti.

 

Il 18 marzo del 1643 egli fece un nuovo testamento nel quale istituiva quale erede universale il monastero delle Monache di S. Giovanni di Capua, nel nome della badessa pro tempore, al quale aveva dedicato moltissima parte della sua vita.

 

Il Monaco morì il 26 agosto 1644 alle ore 17.00 secondo quanto affermato dal nipote Silvestro Ajossa.

 

 

Opere di Michele Monaco

  • Sanctuarium Capuanum, Napoli 1630.
  • Recognitio Sanctuarii Capuani, Napoli 1637.
  • Presenza di Dio, overo esercizio spirituale per attuare nell’anima la divina presenza. Cavato dal libretto latino del P. Antonio Gaudier … e ridotto a modo di pratica facile da D. Michele Monaco,Canonico di Capua …, Opera postuma, Napoli, 1665.
  • Rerum sacrarum Sylvula autore Michaele Monacho Canonico Capuano,Opus posthumum accurante Camillo Tutino, Roma, 1655.
  • De paenitanzia, De Eucaristia, De ordine, De matrimonio, De Censuris, De manialibus, De voto, ieiunio et gratia, ricordati dal Tutino a tergo dell’opera Rerum sacrarum Sylvula.
  • Orazione in lodedell’illustrissima e fedelissima Città di Capua composta e data alla buona e santa memoria di Don Michele Monaco, Canonico, Prete Capuano … Nell’Accademia de’ Rapiti con alcuni epigrammi dell’istesso, Opera postuma, Napoli, 1665.
  • Operette spirituali di D. Michele Monaco copiate et insieme raccolte da D. Frappiero Febronia, manoscritto rilegato.
  • Sanctuarium Capuanum, in Biblioteca Nazionale di Napoli, Collezioni manoscritti, Ms. IX, G. 32.
  • Historia del Sacro monastero di Santo Giovanni delle Monache di Capua, in Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Napoli, Collezione manoscritti, LXVIII, A. 77.
  • De rectoribus et cappellanis parochialum Capuae, ivi.
  • De disciplina scholae Seminarii Capuani commentariolum, ivi.
  • De pretensa Sicilie monarchia sive responsio pro Cardinale Baronio contra M.R. eiusdem Impugnatorem Autore C.D.M.D.M.D.S.P.D.C..
  • Opere ascetiche, canzoncine e versi latini di argomento vario, due sillogi di notizie riguardanti le chiese e gli ospedali di Capua, in BMCC, bb. 64 e 556.

 

FONTI

  • Biblioteca Nazionale di Napoli, Collezioni manoscritti, Ms. IX, G. 32, Sanctuarium Capuanum.
  • Biblioteca della Pontificia Facoltà teologica S. Tommaso, Collezione manoscritti, ms. A. 46 [LXVIII, A. 77], Historia del Sacro monastero di Santo Giovanni delle Monache di Capua.
  • Biblioteca Museo Campano di Capua (BMCC), Sezione manoscritti, b. 389. Si tratta di un manoscritto di Silvestro Ajossa, nipote di Michele Monaco.
  • BMCC, b. 64, Opere ascetiche, canzoncine e versi latini di argomento vario, due sillogi di notizie riguardanti le chiese e gli ospedali di Capua.
  • BMCC, b. 634. Albero genealogico della famiglia di Michele Monaco; Spoglio delle cose più notevoli a Capua.
  • C. MINIERI RICCIO, Memorie storiche degli scrittori nati nel regno di Napoli, Napoli, 1844, p. 277.
  • G. TESCIONE, A. IODICE, Il monastero di S. Giovanni delle Monache di Capua e l’inedita storia di Michele Monaco, in Il contributo dell’archidiocesi di Capua alla vita religiosa e culturale del Meridione, Roma, 1967, pp. 405-426.
  • M. CAPPUCCIO, Capuani insigni e ambienti culturali dal Medioevo al Risorgimento, in «Capys», a. 1972, p. 56.
  • G. DI MONACO DELLA VALLE, Notizie bio-bibiografiche di Michele Monaco (1574-1644) con cenni su S. Prisco, estratto dagli atti di un convegno, Galatina, 1976.
  • Atti del Convegno Nazionale “Michele Monaco e la cultura capuana del XVII secolo”, San Prisco, 1976.
  • G. DI MONACO DELLA VALLE, Il “Sanctuarium Capuanum”, in AA.VV., Michele Monaco e il Seicento Capuano, a cura di P. BORRARO, Salerno, 1980.
  • A. IODICE, Il Sanctuarium Capuanum di Michele Monaco nella Storiografia ecclesiastica, in Michele Monaco e il Seicento capuano, cit.
  • A. FIORI, Atti notarili stipulati da Michele Monaco, in Michele Monaco e il Seicento capuano …, cit.
  • F. AVAGLIANO, Il monastero di S. Giovanni delle Monache di Capua nei primordi della riforma tridentina, in Michele Monaco e il Seicento capuano…, cit.
  • R. STELLA, Il testamento di Michele Monaco, in Michele Monaco e il Seicento …, cit.
  • C. CARFORA, L’erudizione storica a Capua, i manoscritti di interesse mdievistico del Museo Campano di Capua, Salerno, 1998.
  • E. CASELLA D’AGOSTINO, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 75, 2011, ad vocem.

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