Il Tifata: i luoghi di una Storia ….. dimenticata?


Il Tifata, così come molti altri angoli della nostra Città, conserva molti resti di Storia spesso sconosciuti anche agli stessi Sanprischesi, perché mai valorizzati, e quindi come risorsa culturale mai sfruttati, tanto che molti hanno l’errata convinzione che, addirittura, San Prisco una Storia non l’abbia mai avuta.
In realtà la verità “celata” è che, oltre agli elementi di valore all’interno del centro cittadino, il versante tifatino sud-occidentale (quello a ridosso dell’antica Capua) conserva molte tracce, alcune evidenti altre meno, di tanti “luoghi” romani che ne hanno segnato nei secoli le pendici e la sommità.
Vaste ville agricole, ancora del tutto da scoprire, con resti di mura con gli intonaci dipinti, emergono qua e là tra la vegetazione incolta, così come tratti di acquedotti e cisterne ad uso termale, postazioni difensive tardo-repubblicane, monumenti funerari ed un importante tempio…… solo per citarne alcuni.
La “Conocchia sanprischese”, posta lungo un brullo sentiero, ne è un esempio: un originale monumento funerario (forse per una personalità militare) con copertura a volta degli inizi del I Sec. d.C. in buona parte crollato. Oppure, salendo un po’ più su, la famosa Tomba dei Vettii, una nota famiglia di Capua, imparentata con quella di Pompei (celebre perché la loro casa, trovata sotto le ceneri del Vesuvio, era tra le più belle della città). Un’edicola scolpita nella viva roccia reca i segni di un tempietto con frontone triangolare con fasci littori ai lati: è la tomba di una persona importante: Lucius Vettius Felix (e di Donatus, il suo liberto), un ricco proprietario di una tenuta o un commerciante con affari nelle attività estrattive di tufo e calcare; un personaggio in vista che, evidentemente, rivestiva anche una carica amministrativa che gli dava diritto ad essere scortato dai Littori.
Senza dimenticare infine il famoso Tempio di Giove Tifatino, sulla cima di Costa delle Monache, che domina il paesaggio, riscoperto negli anni ’90 insieme a tre famose tavolette votive, con l’antico pronao rivolto verso Capua, oggetto di studi e ricerche.

Immagini: Archivio “Associazione Storia Locale di San Prisco”

Foto 1: Monumento funerario;

Foto 2: Tomba rupestre dei Vettii;

Foto 3: Edicola del liberto Donatus;

Foto 4: Resti del Tempio di Giove;

Foto 5: Panorama da Costa delle Monache

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