La necropoli romana

 

UrnaLa zona più prossima alle mura dell’antica città di Capua, lì dove nel IV-III secolo a.C. si era estesa la necropoli con le tombe dipinte, continuò ad essere utilizzata in epoca romana per lo stesso scopo funerario. Lungo via Trieste infatti, sono stati trovati i resti, scarsamente conservati, delle fondazioni di monumenti sepolcrali di età imperiale, allineati lungo l’asse della strada che conduceva verso Benevento, e più povere tombe di tegole con copertura alla cappuccina. Non sappiamo in quale tecnica edilizia fossero stati costruiti i mausolei in quanto delle murature era conservato solo il nucleo cementizio, ma in qualche caso sono stati scoperti anche elementi della decorazione scultorea, come cornici, frammenti di colonne e teste ritratto. Tra queste ultime ricordiamo in particolare quella calcarea di età repubblicana dai grandi occhi globosi, ora esposta nel Museo di S.Maria Capua Vetere, e una di marmo di età giulio-claudia purtroppo trafugata pochi anni dopo il ritrovamento, assieme alla quale era stata trovata anche un’urna di marmo a forma di cassetta con coperchio a doppio spiovente decorata agli angoli da bucrani ai quali sono appesi rami di edera.

Lungo il tracciato della strada che collegava Capua con il santuario di Diana Tifatina, il cui basolato è stato in parte scoperto all’altezza della Masseria degli Spiriti durante i lavori di raddoppio dell’autostrada, si trovavano monumenti funerari, accostati gli uni agli altri a piccoli gruppi. Negli scorsi decenni erano stati trovati alcuni di questi monumenti sia nel territorio di S.Maria, sia in quello di S.Angelo in Formis. Nel 1995 è tornato alla luce in territorio di S.Prisco, un gruppo di almeno tre mausolei strettamente contigui. Si trovano lungo il lato est della strada antica, sono realizzati in opera reticolata, privi tutti della copertura e quindi del rivestimento esterno, conservano invece in discrete condizioni la camera funeraria con le pareti articolate in nicchiette nel cui piano erano collocate le urne cinerarie. Nel più meridionale dei tre, che riutilizza nella parete di fondo cornici modanate e soglie di un altro edificio, sono state trovate olle contenenti, assieme alle ossa del defunto monete di età tiberiana (14-37 d.C.). Il mausoleo centrale che è quello meglio conservato, era dipinto all’interno con motivi vegetali su fondo giallo, databili anche essi allo stesso I secolo a.C.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *