Antonio d’Ayala Valva e la Cassa Rurale Cattolica di San Prisco (1897)

Pubblicato un nuovo articolo di Luigi Russo sulla Rivista di Terra di Lavoro  l’articolo Antonio d’Ayala Valva e la Cassa Rurale Cattolica di San Prisco (1897), già presentato in maniera più sintetica in un precedente contributo, pubblicato prima su questo sito e successivamente sul periodico «Le Muse» (col titolo: San Prisco 1897: Prima Cassa rurale cattolica di Terra di Lavoro) nel 2010, costituisce un approfondimento dell’argomento, delle fonti bibliografiche e successivamente anche delle fonti archivistiche conservate nell’Archivio di Stato di Caserta. Esso vuole evidenziare il ruolo propulsivo a livello provinciale e campano che svolse la Cassa Rurale cattolica del Comune di San Prisco.

 

In particolare è stata fatto un particolare studio storico-genealogico sul personaggio Antonio d’Ayala Valva, uno dei maggiori protagonisti di questa vicenda, e sulla sua famiglia.

 

Antonio nacque in Napoli da Matteo e Lucia Grifeo il 5 ottobre 1857 e sposò in Napoli nell’aprile del 1899 donna Maria Immacolata Bonanno dei Principi di Linguaglossa, figlia di Placido Bonanno principe di Liguaglossa e di donna Francesca Cattaneo dei principi di Sannicandro.

 

Il padre Matteo aveva varie proprietà in San Prisco, fra cui anche una masseria e vari terreni.

Antonio al momento del matrimonio era domiciliato abitualmente in San Prisco, infatti nella documentazione presentata per il matrimonio troviamo anche un certificato della diocesi di Capua che attesta il suo stato libero.

 

Dal 1904 Antonio visse con la famiglia a San Prisco in via Costantinopoli n. 1 e fu elevato a sindaco di San Prisco, mantenendo tale carica fino al 1910.

 

 

http://rterradilavoro.altervista.org/articoli/19-07.pdf

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